Differenze tra diritto civile e diritto amministrativo
La differenza tra diritto civile e diritto amministrativo si basa principalmente sull'oggetto, sui soggetti coinvolti e sulle finalità di ciascun ramo del diritto.
Ecco un confronto dettagliato:
1. Oggetto
- Diritto civile: Regola i rapporti tra privati (persone fisiche e giuridiche), sia individuali che patrimoniali, come contratti, obbligazioni, diritti reali, famiglia e successioni.
- Diritto amministrativo: Regola i rapporti tra i privati e la Pubblica Amministrazione o tra enti pubblici, con lo scopo di disciplinare l’organizzazione, il funzionamento e l’attività della Pubblica Amministrazione.
2. Soggetti
- Diritto civile: I soggetti sono generalmente pari livello, cioè privati che agiscono su base paritaria e con pari diritti (ad esempio, due parti che stipulano un contratto).
- Diritto amministrativo: Coinvolge enti pubblici che agiscono nell’esercizio di poteri autoritativi e privati cittadini che subiscono o interagiscono con tali poteri.
3. Finalità
- Diritto civile: Garantire la tutela dei diritti soggettivi dei privati, come il diritto di proprietà, il diritto al risarcimento dei danni, o il rispetto di obbligazioni contrattuali.
- Diritto amministrativo: Assicurare il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione e la tutela dell’interesse pubblico, garantendo il rispetto dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi dei privati.
4. Fonti normative
- Diritto civile: La principale fonte è il Codice Civile (1942), integrato da leggi speciali, regolamenti e usi.
- Diritto amministrativo: Le fonti principali includono la Costituzione, leggi speciali come quella sul procedimento amministrativo, regolamenti amministrativi, e principi non codificati
(ad esempio, principi di buon andamento e imparzialità ex art. 97 Cost.).
5. Giurisdizione
- Diritto civile: Le controversie sono trattate dalla magistratura ordinaria (tribunali civili), con giudizi che riguardano diritti soggettivi.
- Diritto amministrativo: Le controversie sono di competenza della magistratura amministrativa (Tribunali Amministrativi Regionali - TAR e Consiglio di Stato), in caso di conflitti tra privati e Pubblica Amministrazione. Il giudizio riguarda spesso interessi legittimi e, in alcuni casi, diritti soggettivi.
6. Strumenti giuridici
- Diritto civile: Gli aspetti principali riguardano i diritti assoluti, come i diritti della personalità, all’immagine, alla salute, i diritti reali (es. proprietà, usufrutto, abitazione, servitù), i diritti relativi, come i contratti, le obbligazioni, i diritti dei consumatori, ed infine il diritto di famiglia e delle successioni.
- Diritto amministrativo: si esplica attraverso atti amministrativi (ordinanze, autorizzazioni, concessioni), ed i rimedi apprestati dall’ordinamento (ricorsi amministrativi e giudiziali).
Esempi di diritto civile
- Una compravendita immobiliare.
- Il risarcimento per un incidente stradale.
- Una controversia su un’eredità.
Esempi di diritto amministrativo
- L’impugnazione di un’ordinanza comunale.
- La richiesta di un’autorizzazione edilizia.
- Il ricorso contro un concorso pubblico.
Natura dei diritti tutelati
- Diritto civile: Si occupa principalmente di diritti soggettivi, che attribuiscono al titolare un potere pieno e diretto su un bene o una situazione giuridica.
- Diritto amministrativo: Spesso tutela interessi legittimi, che consistono nel diritto del privato a pretendere che la Pubblica Amministrazione agisca nel rispetto della legge.
Conclusione
In verità oggi la distinzione è molto più sfumata, perché spesso la pubblica amministrazione non agisce con poteri autoritativi, ma con la propria ordinaria capacità di diritto privato, per cui sottostà alle relative regole. Inoltre a volte, pur agendo con poteri autoritativi, non può condizionare i diritti fondamentali della persona, per cui è ugualmente assoggettata al diritto civile (es. diritto alla salute, alla salubrità dell’ambiente) o altri casi in cui agisce al di fuori dei casi previsti dalla legge. Questa erosione dei confini tra le due materie è dovuta anche alla influenza il diritto comunitario, che non opera una netta distinzione.